Home / Attività 2020 / Ciao Renzo, con te se va una parte di noi

Ciao Renzo, con te se va una parte di noi

Prima era distante da noi, ore é qui, subdolo più che mai, questo virus che non si vede e non perdona.

Oggi si é preso un amico del Velo Club Mendrisio, Renzo Quattropani, una persona amata e rispettata all’interno della nostra società e dell’intera comunità del Mendrisiotto. Una persona competente, discreta, sempre pronta a mettersi a disposizione di tutti per far vivere i sogni di chi si cala nel ruolo di organizzatore di eventi. Mettersi al servizio della comunità é una cosa che si può apprendere, ma credo che Renzo l’avesse nel DNA. L’ho intuito subito la prima volta che gli chiesi di darci una mano. Posi la domanda partendo alla larga, ma lui non esitò un istante e acconsentì senza nessun tentennamento.

Renzo, nello svolgere le sue mansioni organizzative, ha fatto coppia fino a pochissimi giorni fa con Flavio Rusca, suo amico inseparabile. Due amici accomunati dagli stessi ideali, geneticamente uguali per abnegazione al volontariato. Due amici separati oggi dal destino che ha deciso di interrompere i progetti, i sogni e tutto ciò che di più bello la vita gli avrebbe ancora riservato.

Renzo e Flavio, accomuati anche nella carriera professionale in polizia, sono stati uno degli ingranaggi fondamentali dell’organizzazione del campionato mondiale di ciclismo a Mendrisio nel 2009. Hanno lavorato fianco a fianco per quattro anni con lo scopo di garantire la massima sicurezza sul percorso ai corridori e agli spettatori. Ricordo il loro preciso lavoro di preparazione di ogni dettaglio. Flavio aveva preparato una documentazione impeccabile per il transennamento di 16 km del circuito della gara su strada. Una truppa dell’esercito era a completa disposizione per posizionare 50 bilici di transenne giunti dalla Germania. La mattina dell’inizio della posa delle transenne ci si rese però conto che i militari confederati avrebbero messo a disposizione solo le loro braccia, ma non chi impartisse gli ordini. Fu così che Renzo e Flavio si fecero letteralmente in quattro per alcuni giorni, dal mattino fino a sera tardi, per dirigere le squadre della logistica in mezzo ad un traffico già allora divenuto quasi insostenibile. Un’avventura stupenda che fu coronata da un grande successo e da molti consensi. Da quel giorno divennero come il prezzemolo: chi li voleva per la Slow Up, chi per la Granfondo del Gottardo, chi per il Tour de Suisse e naturalmente, noi del VC Mendrisio, per le nostre gare e in questi ultimi 4 anni per la Belvedere. Di pochi giorni fa il loro ultimo contributo in coppia per questa manifestazione che rende ancora più incredibile questo forzato distacco.

In questo momento fatico a pesare ad un’edizione della Belvedere senza Renzo in veste di apripista in sella al suo scooter. Un nodo mi prende alla gola e gli occhi s’inumidiscono. Vorrei lasciar perdere tutto, non si può fare senza Renzo.

A volte i legami profondi con le persone si comprendono solo vivendo momenti dolorosi di distacco come questi. Capisci che non conta da quanto tempo conosci una persona o quanto tempo hai trascorso assieme, ma dalla qualità dei momenti vissuti comunemente lungo il cammino delle proprie vite. Renzo citava spesso alcuni detti del Maestro Bellati, così chiamava mio padre, e questo mi ha fatto comprendere il rispetto e la stima che aveva nei suoi confronti e la riconoscenza per gli insegnamenti che ne aveva potuto trarre. Comprendo ora che avere Renzo all’interno delle organizzazioni che ho diretto é stato uno stimolo per dare il meglio, per curare i dettagli, per avere portato a termine delle manifestazioni senza incidenti e di aver potuto godere del sorriso di soddisfazione dei partecipanti quale premio per le responsabilità assunte. Grazie Renzo, spero di non averti mai deluso e di essere stato all’altezza delle tue aspettative per l’eredità paterna che mi portavo appresso.

Caro Renzo, non ti rivolgo un ultimo saluto perché so che sei sempre qui, anche se non possiamo vederti. Sei ancora al fianco di tua moglie e dei tuoi figli ai quali hai saputo trasmettere amore ed esempio. Non possiamo parlarci come facevamo prima, ma attraverso i nostri cuori possiamo ancora dialogare. Non sarai in sella al tuo scooter per la Belvedere di quest’anno, semmai questo virus ci permetterà di organizzarla, ma sento che sarai ancora più vicino e continuerai a proteggerci ed indicarci la via come hai sempre fatto.

Alla famiglia e ai parenti del caro Renzo, le più sentite condoglianze da parte del comitato, corridori e soci del VC Mendrisio.

Andrea, 28.03.2020

 

Check Also

Absjorn Hellemose 5° al Piccolo Giro di Lombardia

Ancora un risultato di prestigio  per Absjorn Hellemose al Piccolo Giro di Lombardia. Con un …